Psicologia

Il discernimento sul sentiero spirituale

Mandala, simbolo e significato in psicologiaIl discernimento è un concetto molto importante, specialmente sul sentiero spirituale.

Leggendo “A occhi aperti” di Mariana Caplan (Edizioni Tlon, 2018) ho potuto approfondirne la conoscenza.

Un concetto chiave

Il suo significato etimologico è associato alla formulazione di un giudizio e alla scelta di un determinato comportamento.

Possiamo quindi associare il discernimento ad un altro potentissimo strumento psicologico: la volontà.

La sua etimologia include anche il significato di “criterio di valutazione sul piano morale o intellettuale”.

Cos’è spirituale? Cosa non lo è?

Da circa 30 anni pongo a me stesso domande esistenziali.

Cerco di superare la mia programmazione psicologica perché mi rendo conto che non è più adatta ai miei bisogni.

Vi sono momenti nei quali è inevitabile mettere in discussione un po’ tutto, anche le credenze su ciò che è spirituale.

Ancora oggi mi chiedo spesso se sia possibile affermare con certezza cosa è spirituale e cosa non lo è.

La demolizione delle certezze

Mariana Caplan è venuta in mio soccorso invitandomi a pensare diversamente, anche demolendo alcune mie certezze.

Non è necessario punire il corpo fisico per andare in paradiso: la via del tantra non richiede l’abbandono del corpo fisico.

Una delle risposte provvisorie e paradossali che mi sono dato è che che tutto è spirituale perché niente è spirituale.

La scelta inevitabile

Un’altra riflessione sul discernimento che mi accompagna da tempo è associata alla scelta.

Non possiamo non scegliere: anche la nostra scelta di non scegliere è comunque una scelta! 

Se non sarò io a scegliere qualcun altro lo farà per me e potrebbe non piacermi affatto quel destino.

Chiudere i conti col passato

Prima di poter lavorare bene sul piano spirituale è necessario chiudere i conti con il passato.

Potrei aver bisogno di chiudere i conti con la mia famiglia di origine, trasformare alcune ferite in cicatrici.

Per affrontare gli sconquassi del percorso spirituale ci vuole una personalità solida e nervi saldi.

Senza la necessaria maturità potrei trasformare in maestro un guru che non vale il tempo che ho da dedicargli.

L’animo molteplice

Se non armonizzo le parti della mia personalità espongo me stesso ai drammi dell’ingenuità.

Integrare le parti emotive con quelle cognitive mi aiuterà a non prendere lucciole per lanterne.

Le emozioni e i sentimenti devono armonizzare con le sensazioni, con gli impulsi e i desideri, altrimenti potrei sbandare.

Per sistemare la centralina devo imparare a pensare, a immaginare e l’importanza delle intuizioni.

Il bypass spirituale

Il bypass spirituale consiste nello spostamento arbitrario dei problemi psicologici sul piano spirituale.

Ad un certo livello evolutivo la connessione diretta con il piano spirituale è inevitabile.

Se la persona non è pronta il rischio di disastri e cadute è molto alto.

Una personalità che si equipaggia degli strumenti psicologici necessari è meno esposta ai suddetti rischi.

Il materialismo spirituale

La Caplan fa riferimento anche al mercato della spiritualità.

Molte persone fiutano l’affare: sperano di trasformare il loro percorso spirituale in una professione maggiormente desiderabile.

In un mondo nel quale tutto può essere venduto anche la spiritualità può diventare merce di scambio.

Dott. Alessandro Gambugiati

psicologo psicoterapeuta docente scrittore

Firenze, via delle Torri 34/C

Prato, viale della Repubblica 153

3285390990 www.alessandrogambugiati.net

Autore

Alessandro Gambugiati

Alessandro Gambugiati

Alessandro Gambugiati lavora come psicologo psicoterapeuta specialista in Psicosintesi Terapeutica. Si occupa di disagio psicologico, a partire dai casi di più grave compromissione del funzionamento affettivo e cognitivo. Svolge anche il ruolo di docente.

Lascia un commento