Crisi e conflitti

Entra nella rabbia e trasformala

                     Entrare nella rabbia

“Se vuoi davvero conoscere che cosa sia la Rabbia entraci, meditaci sopra, assaporala in molti modi, permettile di accadere dentro di te, lasciatene avvolgere, lascia che ti rannuvoli, sentine tutto il dolore e la sofferenza, sentine gli aculei e il veleno, senti come ti trascina in basso, i modi in cui crea una valle oscura per il tuo essere. Senti come attraverso la Rabbia cadi in un inferno, in che modo diventa una corrente impetuosa che ti trascina inesorabilmente verso il basso. Percepisci tutto questo, conoscilo.

Quella comprensione darà il via a una trasformazione dentro di te. Conoscere la verità significa essere trasformati. La vera libertà, ma deve essere sentita da te in prima persona.”

(Osho, “Il gioco delle emozioni”)

Che cosa vuol dire ENTRARE NELLA RABBIA, ASSAPORARLA, LASCIARLA ACCADERE DENTRO DI NOI?

La Rabbia è una energia emozionale presente in ognuno di noi. Questa energia frequentemente si accumula nel nostro corpo e nella nostra mente a seguito di esperienze di frustrazione, di sofferenza, di maltrattamento causate da “cattive relazionicon le persone che ruotano intorno alla nostra vita o da una gestione sbagliata delle nostre difese, che ci impedisce di allontanare o allontanarci da tutto ciò che rappresenta per noi un peso, una zavorra, un dispendio di energia.

La Rabbia si accumula, prende spazio dentro di noi, si manifesta attraverso il nostro corpo e ci fa vivere spesso in uno stato emotivo di sospensione/allarme che ci spaventa. E proprio per questo cerchiamo ogni volta che viene fuori di ricacciarla in basso, di nasconderla, di non guardarla, di giustificarla pensando che così svanisca e si indebolisca fino a sparire. Ma questo non accade.

La Rabbia fa PAURA, la Rabbia ci fa VERGOGNARE,  è un mostro da uccidere. Ma uccidendo lei uccidiamo noi stessi, alimentando ancora di più la sua forza.

Come possiamo sconfiggere la rabbia?

La Rabbia ha sempre un’origine. Scoprendo da dove nasce e come si alimenta per crescere, possiamo interrompere la sua espressione inconscia e smascherare la sua strategia.

Tutto questo è possibile lavorando con la Rabbia cioè accettando la sua esistenza e lasciandola accadere dentro di noi, senza paura.

Entra nella Rabbia come fosse un tunnel all’interno della notte più scura, alla fine del quale troverai la luce.

Entrare nella Rabbia significa avviare un dialogo interiore con questa parte di noi ogni qual volta si manifesta; immaginando ad esempio che sia un energia vivente io posso rappresentarmela con una forma, con un colore, con una voce che mi parla. Posso in questo modo rivolgerle delle domande e aspettare delle risposte. Entrare dentro la Rabbia significa rischiare di aprire quella porta di dolore non sapendo cosa troveremo dall’altra parte, consapevoli però che la soluzione è nell’affrontarla direttamente. In terapia tutto questo è facilitato dalla presenza del terapeuta che ci accompagnai in questo percorso di svelamento.

Nel momento in cui riusciamo a osservare come la nostra Rabbia nasce e cresce, di cosa si nutre, come si prende gioco di noi e come ci spaventa, abbiamo la possibilità di fermarla.

POSSO AFFRONTARE TUTTO CIO’ CHE CONOSCO. POSSO CONOSCERE TUTTO CIO’ CHE VEDO E OSSERVO CON ATTENZIONE.

Assaporare la Rabbia significa viverla senza timore, osservare le sue reazioni, sentirla nel corpo e nella mente. E come accade per tutte le parti di noi, anche la Rabbia può essere compresa; e la comprensione porta ad una trasformazione. Trasformare la Rabbia significa conoscerla e saperla gestire senza paura.

Non avere paura della Rabbia

Non dobbiamo aver paura di soffrire. La sofferenza è insita nell’esistenza, fa parte della vita. Se non ci fosse la sofferenza e la paura  non ci sarebbe il piacere e la gioia. Solo conoscendo la nostra parte ombra possiamo vivere la nostra luce e godere dei suoi effetti sugli altri e su di noi. La Rabbia fa parte di questa parte ombra; lavorando con la Rabbia entriamo nel buio, in un tunnel senza luce. Ci muoviamo piano, insicuri, come fosse un terreno minato. Ci pendiamo dei rischi, ad esempio di scoprire una ferita arcaia sotterrata da tempo che torna a fare male, ma questa sofferenza è solo momentanea, è il prezzo da pagare per la risoluzione del problema.

Come il giorno segue la notte, la vera libertà e la gioia spesso seguono la fatica di risorgere da una sofferenza.

Naturalmente a seconda dell’entità dell’esperienza dolorosa che ha causato l’insorgere e lo sviluppo della Rabbia, ci sono varie modalità di ascolto e di lavoro. Alcune di queste, nei casi più semplici, possono essere attivate e perseguite direttamente dalla persona con il semplice ausilio di un contatto terapeutico a breve termine, finalizzato all’acquisizione di tecniche per la trasformazione della Rabbia. Nei casi in cui la ferita sia più profonda e di difficile gestione, e questo è il caso di persone che sono sopraffate dalla loro aggressività e dall’impeto con cui si manifesta la Rabbia,  è consigliabile affidarsi ad un percorso terapeutico che permetta alla persona di essere affiancata in ogni passo durante la fase di  osservazione, svelamento e trasformazione della Rabbia.

ENTRARE NELLA RABBIA SIGNIFICA OSSERVARLA ED ENTRARCI IN RELAZIONE.

Per avviare il processo di osservazione e svelamento della Rabbia si può iniziare con un semplice esercizio di scrittura; tenere un diario della Rabbia, sul quale scrivere dettagliatamente tutte le situazioni in cui questa energia si manifesta, permette alla nostra mente di attivare la nostra capacità di osservazione e di comprensione degli episodi che svegliano la nostra Rabbia. Conoscendoli posiamo prevedere le nostre reazioni e modificarle nel tempo.

Un altro esercizio utile per dialogare con la Rabbia è DISEGNARLA; provate a prendere un foglio di carta e dei pennarelli colorati cercando di rievocare un episodio nella vostra vita nel quale vi siete sentiti molto arrabbiati. Lasciate che la vostra immaginazione produca sul foglio un’immagine di come la Rabbia si manifesta a voi in quel momento. Non giudicatevi e non cercate a tutti i costi di capire immediatamente il senso del disegno che verrà fuori. L’importante è che iniziate a  rappresentare la Rabbia in una forma compiuta.

Buon lavoro!

Dott.ssa Gaia Spagnoli, psicologa e psicoterapeuta. Per consulenze psicologiche, percorsi di psicoterapia, seminari o altre richieste, puoi scriverle una mail all’indirizzo gaiapsiche@yahoo.it oppure telefonare al numero 347/7620657.

Autore

Gaia Spagnoli

Gaia Spagnoli

Psicologa e psicoterapeuta. Si occupa del disagio psicologico negli adulti e negli adolescenti. Svolge psicoterapia individuale, di coppia, familiare e di gruppo.

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