“È davvero curioso come ci si inganna pensando che il corpo può essere migliorato, ma che sia impossibile richiamare i segreti poteri dell’anima. Io cerco di dimostrare che, anche se ho qualcuno di tali poteri, pure sono fragile mortale come tutti, e che mai ci fu, né c’è ora, in me qualcosa di straordinario. Sono un semplice individuo soggetto a sbagliare come qualsiasi mortale. Riconosco però di avere sufficiente umiltà per confessare i miei errori e ricredermi. Riconosco di avere un’incrollabile fede in Dio e nella Sua bontà, e un’inestinguibile passione per la verità e per l’amore. Ma tutto questo non è forse latente in ogni essere umano? Se vogliamo progredire, non dobbiamo ripetere la storia, ma farne una nuova. All’eredità lasciataci dai nostri padri dobbiamo aggiungerci qualcosa. Se possiamo fare nuove scoperte e nuove invenzioni nel mondo fenomenico, perché mai dobbiamo dichiarare bancarotta nel dominio dello spirito? È forse impossibile moltiplicare le eccezioni tanto da farne una regola? Deve l’uomo essere sempre prima una bestia e poi, se mai, un uomo?”
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