Psicosintesi

Figli della Stella (e dell’Ovoide)

Funzioni psicologiche e contenuti della psicheLa Stella e l’Ovoide

La Stella e l’Ovoide sono due mappe ideate da Roberto Assagioli per rappresentare rispettivamente le funzioni psicologiche e i contenuti della psiche. Per comprendere meglio il funzionamento di queste due mappe psicologiche possiamo utilizzare la metafora informatica: in queste prospettiva la Stella rappresenta il processore mentre l’Ovoide l’hard-disk, il magazzino nel quale vengono registrate tutte le memorie presenti in un computer.

In altre parole la Stella rappresenta le 8 funzioni psicologiche che secondo Assagioli caratterizzano la mente umana sul piano personale, mentre l’Ovoide rappresenta i contenuti della psiche umana, con particolare attenzione alla relazione tra inconscio personale, inconscio collettivo e Sé transpersonale. Le due mappe possono essere integrate al fine di rendere ancora più chiaro il loro funzionamento: la Stella può essere immaginata al centro dell’Ovoide come punto di partenza per investigare ciò che è presente sia nel mondo interiore che esteriore.

L’egregora psicosintetica

Quando un certo numero di persone coltivano una idea, i pensieri, i sentimenti e le emozioni di quelle persone creano un’entità vivente. E’ una legge universale che può essere sperimentata a seguito del necessario allenamento. Anche se questa entità non è abbastanza concreta da poter essere vista o toccata, essa è reale e produce fenomeni fisici concreti.

Questa entità collettiva si chiama “egregora”, un’entità vivente e operante – che può essere assimilata al concetto di campo elaborato da Einstein – dotata di forme e simboli che risuonano con le forme e i simboli presenti nella psiche di ogni membro che ne fa parte.

Anche la Psicosintesi ha la sua egregora e tutti coloro che le dedicano in qualche modo delle energie psichiche tendono a nutrirla, alimentarla e rafforzarla, fino ad agire su altre egregore influenzandole in modo benefico e creando effetti di ritorno per i membri che ne fanno parte.

In questa prospettiva la Psicosintesi è viva e contiene in essa le stesse forme psichiche che erano presenti nel suo fondatore Roberto Assagioli, le stesse forme che sono presenti nei suoi allievi e in tutti coloro che la praticano nella loro vita.

Volontà e bontà

La bontà ha molto a che vedere con la volontà buona teorizzata da Assagioli. Chi è buono, ovvero chi riesce a realizzare una personalità capace di incarnare le istanze del Sé, è sempre spinto dalla sua Natura Superiore a manifestare pensieri e sentimenti attraverso azioni buone.

Assagioli aveva una idea molto concreta della spiritualità, la quale non può essere autentica se scissa dalle azioni ad essa corrispondenti. Attraverso la volontà buona possiamo darci da fare per aiutare gli altri ad innalzare i pensieri, a scuoterli per uscire dagli eventuali torpori, a uscire dalle difficoltà nelle quali si trovano e molto altro ancora. Nell’aiutare gli altri aiutiamo noi stessi.

La virtù della bontà è una delle forme più alte di intelligenza. Spesso le persone buone vengono percepite come sciocche, ma si tratta di un errore grossolano: chi dedica il proprio tempo, le proprie facoltà mentali e le proprie forze ad aiutare il prossimo è l’essere più intelligente. Egli ha scoperto quanto sia arbitrario il concetto di un IO separato dal NOI.

Lynne McTaggart nel suo “The bond” (Macro Edizioni, 2011) pubblica i risultati di una ricerca che ha permesso di scoprire la relazione tra gravi problemi cardiovascolari e la ripetizione della parola “IO”: il cuore di coloro che utilizzano troppo spesso questo mantra soffre.

Bontà: luci e ombre

Una delle forme più pericolose di bontà è quella che cerca di compensare l’identificazione con una subpersonalità “cattiva”: il soggetto cerca di strutturare la sua personalità ipertrofizzando la sua parte buona, investendo molte energie sul rendere visibile questa sua parte desiderabile, in modo da evitare l’angoscia di essere percepito dagli altri per come crede di essere (ovvero “cattivo”).

Secondo la prospettiva psicosintetica egli non può essere né buono né cattivo. Al massimo egli può avere una o più parti cattive, che tendono a realizzare obiettivi non etici, parti che possono essere conosciute, possedute e trasformate. Negando l’esistenza di queste parti finirà per nutrirle, fino a rimanere scioccato a seguito del loro manifestarsi.

Dott. Alessandro Gambugiati

psicologo psicoterapeuta docente scrittore

Firenze, via delle Torri 34/c

Prato, viale della Repubblica 153

3285390990 www.alessandrogambugiati.net

Autore

Alessandro Gambugiati

Alessandro Gambugiati

Alessandro Gambugiati lavora come psicologo psicoterapeuta specialista in Psicosintesi Terapeutica. Si occupa di disagio psicologico, a partire dai casi di più grave compromissione del funzionamento affettivo e cognitivo. Svolge anche il ruolo di docente.

Lascia un commento