Benessere

Accettare l’ansia

Gialal ad-Din Rumi, su come accettare l'ansia

Gialal_al-Din_Rumi poeta e mistico persiano (Balkh, 30 settembre 1207 – Konya, 17 dicembre 1273)

La Locanda di Gialāl ad-Dīn Rūmī

L’essere umano è una locanda,
ogni mattina arriva qualcuno di nuovo.
Una gioia, una depressione, una meschinità,
qualche momento di consapevolezza
arriva di tanto in tanto,
come un visitatore inatteso.
Dai il benvenuto a tutti, intrattienili tutti!
Anche se è una folla di dispiaceri
che devasta violenta la casa
spogliandola di tutto il mobilio,
lo stesso, tratta ogni ospite con onore:
potrebbe darsi che ti stia liberando
in vista di nuovi piaceri.
Ai pensieri tetri, alla vergogna, alla malizia,
vai incontro sulla porta ridendo,
e invitali a entrare.
Sii grato per tutto quel che arriva,
perché ogni cosa è stata mandata
come guida dell’aldilà.

Quando l’ansia arriva abbracciala!

abbraccio, conforto, accettare l'ansiaQuando l’ansia arriva nella tua testa,  il consiglio di Rumi,  è osservala, apprezzala come un dono meraviglioso questo servirà a calmare la nostra ansia. Egli ci dice, in questa meravigliosa poesia, di accettare i nostri pensieri così come sono e non cercare di separare l’acqua dall’olio. In sostanza, tutte le emozioni sono parte dell’essere umano, e quindi, non sono solo tollerabili, ma in realtà desiderabili.

Già da decenni nella prassi psicosintetica il tema dell’accettazione è molto vivo, e si possono fare molti parallelismi con La Locanda di Rumi. Il senso di salute emotiva è potenziato dall’accettazione e onora tutti i nostri sentimenti. Detto questo, purtroppo,  troppo spesso vedo gente che si giudica e si punisce per avere “cattivi pensieri”.

In un dialogo molto famoso nell’omonimo film,  Forrest Gump racconta che  “Mamma dice sempre che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che si ottiene“. I pensieri nella nostra mente sono simili a quella scatola di cioccolatini. Un momento è gioioso, un altro è triste, o forse anche, carico di rabbia. Rumi ci dà il permesso di accettare e onorare tutti i nostri pensieri – anche quelli che non sono così piacevoli. In questo modo ci si  rende liberi e più in grado di “lasciarsi andare”.

 

 

Per consulenze psicologiche, psicoterapia, seminari o altre richieste, puoi scrivere a Gioele D’Ambrosio oppure telefonargli al 339.7098160.

Autore

Gioele D'Ambrosio

Gioele D'Ambrosio

Esperto in disturbi d’ansia e dell’umore, attacchi di panico, dipendenze affettive, supporto alla genitorialità e alla famiglia. Conduce gruppi per la crescita personale, lo sviluppo della consapevolezza e della spontaneità.
Nel suo studio mette in pratica i principi della Psicosintesi Terapeutica che non si limita all’intervento sul sintomo, ma mira all’autorealizzazione dell’individuo.

4 Commenti

  • Ero in metro qualche giorno fa, andavo ad un colloquio di lavoro, ed ha iniziato a salirmi l’ansia nonostante avessi preso i fiori di bach come prescritto dalla mia floriterapeuta. Avevo letto qualche giorno prima questo breve post, e mi ero chiesto come potevo abbracciarla la mia ansia, pensavo: ecco la solita str…..ta (ndr: giusto per essere sincero!).
    poi mentre ero in metro ho provato a farlo, non l’ho più combattuta, mi sono abbandonato all’ansia.
    è stato come un caldo abbraccio, potente come il mare agitato, ma ne sono uscito vivo e più forte.
    bellissimo. volevo portare la mia testimonianza e ringraziarvi.
    a presto

  • quanto è difficile accettare l’ansia. ho l’ansia che lui mi tradisca ogni volta che mi dice “esco con gli amici”. se poi il giorno dopo non mi risponde al telefono vado in palla, lo chiamo cento volte di continuo, è più forte di me. ho l’ansia e sono disperata, ho paura che lui mi lasci.

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